Come un'artigiana della cura
- fnbrancato
- 10 gen 2016
- Tempo di lettura: 1 min
Se penso a come è nato in me il desiderio di fare questo lavoro, ricordo immediatamente i miei lasciare la città di Milano, e una buona posizione professionale, per iniziare a gestire una comunità residenziale di recupero tossicodipendenti, nel lontano 1983.
Avevo otto anni e da quel momento ho compreso che il mio destino sarebbe stato quello di respirare l'aria di bottega, la bottega della cura e del prendersi cura.
Sono cresciuta a riunioni di èquipe in casa e a pranzi di Natale condivisi in comunità con numerosi ragazzi e ragazze.
Oggi tutte le volte che ascolto una donna raccontare la sua sofferenza mi ricordo che è possibile, e bellissimo, prendersi cura del dolore altrui ed è realizzabile accompagnare nella ricerca della propria resilienza...





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