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8 marzo 2023

IO SONO IO

NON SONO LA COLCHIDE

NON SONO GIASONE

NON SONO MEDEA[1]

IO SONO IO


Lascio andare l’idea che la società ha di me.

Lascio andare l’idea che gli uomini hanno di me.

Lascio andare l’idea che io ho di me.

Rimango solo io.

Mi spoglio, mi svuoto.

Scompaio[2].

Mi esercito nella non resistenza[3]. Divengo inconsistente come il vento. Lascio cadere ogni sostantivo e ogni aggettivo, mi rendo essenza.

Scelgo di lasciare andare tutto il superfluo, le maschere, il trucco necessario alla sopravvivenza.

Lascio andare come fosse morire. Faccio morire. Faccio morire di me tutte le sovrastrutture. Tutte le lotte ingaggiate per sopravvivere, per adeguare ciò che sembro a ciò che è aspettato.



Divento io, solo io.

Lascio il contorno, lascio il brava, lascio il guerriera.

Lascio il lottare, lascio l’ideale.

Lascio il studiosa, lascio il fedele, lascio il femminista.

Divento io, solo io.

Lascio il potere che si nutre di controllo.

Lascio quello che esercito e quello che mi viene comandato.

Metto spazio tra me e il cannibalismo. Tra me e la manipolazione. Tra me e la povertà di spirito. Tra me e il vuoto come assenza di verità.

Tengo il vuoto come frattura[4], vulnerabilità che è forma d’arte, forma di vita.

Sgretolo le ipocrisie. Stralcio le pervasività. Trapasso le prepotenze.

Mi fermo nella presenza.

Nel mio oggi.

Apro le braccia a questo nuovo 8 marzo, celebrazione di rinascita ed essenza.

IO SONO IO[5]


[1] C. Wolf, Medea Voci, tascabili E/O, 2000. [2] M. Recalcati, La luce delle stelle morte. Saggio su lutto e nostalgia. 2022 Feltrinelli. [3] A. Fey, dal Seminario Comprendere la morte accompagnare la vita, 2022 Alessandria. [4] P. Diani, Fratture, progetto fotografico, Randagio Edizioni. [5] Le tende rosse di Italia, Ciclo di conferenze spirituali su Medea, anno 2021, tenutesi presso Altradimora.

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