Ci sono due donne in una macchina piccola e scura. C'è un novembre silenzioso, immerso nella solita nebbia.
Non ci sono molte parole con loro, c'è tanta rabbia invece. Alla lezione sui sentimenti hanno imparato l'equazione: tanto dolore sta alla rabbia come la rabbia al silenzio.
Ora le due donne hanno una possibile spiegazione alle giornate come oggi. In fondo la rabbia riesce a far bene al cuore. Lo rende vivo, almeno per un pò.
Sono così diverse loro, tanto da non poter pensare ad altro. Tutte quelle ore ad escogitare un modo facile per capirsi.
"Eccone un'altra. Tutte uguali. Tutte a pensare di essere le più furbe. Arrivate un bel giorno all'improvviso e, poi, ve ne andate comunque" disse lei la prima volta.
"Già, funziona così. Ti sono toccata io. E tu sei toccata a me. Non possiamo farci nulla" disse l'altra, molte e molte volte.
"Andiamo a Nizza dai, ho voglia di pizza" dice lei acuta.
"Fa schifo ed è lercio quel posto" risponde l'altra mentre svolta a destra sulla Bogliona.
Fa sempre così l'altra, le racconta il bene e il male delle cose, poi si arrende e vive la vita condivisa con lei così come viene.
Perché con lei tutto prende una strana forma.
Perché con lei, l'altra sa che non ci sono regole già note. Sono tutte da reinventare, da trasformare.
"Metto il mio cd, dove lo hai?" dice lei mentre cerca la compilation di neomelodici italiani.
"Il cd con la musica di mer...? perché ti ostini ad ascoltare quella robaccia?" fa l'altra.
"Perché l'amore è più bello se lo canti ad alta voceeee" lei urla la sua risposta onnipotente e si accende l'ennesima sigaretta. L'altra sa che questa ragazzina la sta rendendo troppo debole.
"E la verifica? Hai studiato?" l'altra ci prova ogni tanto a fare il suo lavoro.
"Eh si, con quel casino in casa?!poi sto leggendo il tuo libro sulle donne ammazzatte" dice lei e abbandona lo sguardo dal finestrino.
Sono arrivate, la nebbia rende invisibile chi cammina e loro camminano invisibili verso il posto da schifo.
Lei ordina patate fritte e ketchup. Ride e si macchia la felpa con uno schizzo di salsa.
L'altra alza gli occhi e sorride senza farsi vedere.
Lei è felice, le basta poco a volte.
L'altra non vede l'ora di uscire, conta i chili di puzzo sul cappotto.
Lei beve la cola e mastica lenta, ora, guarda l'altra e dice "grazie".
L'altra si chiede come sarà possibile lasciarsi, poi.
Come può essere reale stare così vicine ora e, poi, diventare così lontane.
Lei non si chiede nulla.
L'altra si chiede come sia possibile essere così belle, nonostante tutto.
Lei non si chiede più nulla.
L'altra si chiede come sia possibile essere così vive, nonostante la morte.
