Scrivo dopo mesi vissuti in divenire. Un periodo trascorso ad alta velocità. Attraversato ad un ritmo concitato, elettronico, stridente.
Ho scritto progetti, partecipato a bandi, cercato risorse per realizzare idee ed iniziative, ascoltato le aspettative degli amministratori pubblici, connesso desideri a risposte sostenibili.
Ho trasformato la mia lotta civile di contrasto alla violenza maschile sulle donne in spazi di condivisione e riflessione. Realizzato quella formazione che mi corrisponde, quella che genera una differenza. La differenza che genera una differenza, diceva Bateson.
Ho cambiato casa, città, buca delle lettere. Ho adottato un Gatto e iniziato a convivere con un nuovo amore. Ho attraversato il nuovo in molti sensi e in molte direzioni.
Questi mesi sono volati e io con loro.
Ho intravisto dirupi e osato discenderli. Toccandone la gravità con il corpo, con la mente.
Adesso mi fermo. Allento la tensione. Sciolgo i nodi. Arresto il movimento e allungo il respiro. Se ancora sto volando non ne ho percezione.
È l’aria che comanda. Mi concedo il tempo di osservare.